Capodanno, croce e delizia dei giorni nostri

Per Capodanno non si sa mai che fare. Tutti dichiariamo che non andranno da nessuna parte. Insomma niente. Ma è proprio così?

Devo dire che l’idea di chiudersi in un locale o in un ristorante a farsi spennare come i polli, non piace neppure a me. E quindi la escludo a prescindere. Mi odieranno così i gestori di tutto il mondo, ma voglio tranquillizzarli. Di gallinacei ne troverete sempre!

Non ho nessuna intenzione di smuovermi, farà come al solito un freddo insostenibile oppure pioverà. Escluse le feste in piazza, non voglio fare la matusa, ma tra la musica di pessimo gusto che non ascolterei nemmeno se fosse rimasta l’unica forma artistica concessa al mondo, i botti e i tappetti di vetro delle bottiglie di spumante, non ce la posso fare.

Io in tempi non sospetti avevo già detto: o ci imbuchiamo ad una cena da amici o la porta di casa è aperta per tutti quelli che all’ultimo minuto ti cercano per sapere che farai a Capodanno. Tanto ci saranno eccome.

E quando ne ho parlato con amici, li ho visti quasi tutti annuire. Poi però ti ritrovi al 28 dicembre e non hai deciso proprio niente. Ma sono troppo fiduciosa, ormai so come vanno le cose. Così puntuali come al solito, cominciano ad arrivare i messaggi con proposte o domande generiche per sondare il terreno. E allora capisci che la sera di Capodanno non starai da sola, ma in compagnia di buon cibo e vino e di amici speciali, magari un po’ sfigatelli come te 😉

E allora che si fa a Capodanno?

I buoni propositi, li abbiamo già dismessi, anche perché diciamo la verità, in un mondo in continuo mutamento puoi avere tutte le buone intenzioni che vuoi, ma spesso la rotta la devi cambiare per adeguarti.

Poi la tradizione dice che si deve buttare via la roba vecchia, ecco su questo punto potrei pure essere d’accordo, io avrei in mente un paio di persone da smaltire. Però dice che non si può e allora niente anche in questo caso.

I botti non se ne parla nemmeno, mi fanno paura, rischiano di far venire un infarto al mio cane e al massimo esprimo la mia gaiezza con una stellina di Capodanno.

Capodanno

Ballare mi è sempre piaciuto, lo faccio tutto l’anno, tra le lezioni di danza, le uscite e lo sballettio casalingo. Ma per il 31 dicembre ne posso fare a meno, data una delle ultime esperienze di questo tipo. Troppi ubriachi a giro, non perché ne abbia paura o sia una bacchettona, ma non si sa ma i cosa possa uscire dalla loro bocca. E con questo ci siamo capiti

Quindi alla fine che ci rimane? Mangiare e bere in modo smodato, ridere e chiacchierare e dei buoni amici per compagnia! E via con il 2018

Auguri a tutti da Chiedi a Lei

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