Gardensharing: ora è possibile anche in Italia

La novità per le vostre vacanze

Si presenta così agli utenti: “Campeggia sugli spazi privati condivisi dai gardensharer”. E allora per scoprire qualcosa di più bisogna fare un giro sul sito www.gardensharing.it. Almeno io ho fatto così.

Originalità e freschezza, prendendo spunto da esperienze che in Europa esistono da tempo.

Una sera, davanti alla solita birra, un amico mi parla della novità scoperta sul web, per sintetizzare me lo presenta come una sorta di Airbnb del campeggiatore. E mi dice: “Sai ne abbiamo parlato anche su Ecquologia. Potreste farlo anche voi nella casa in campagna!”

Scatta la molla della curiosità e il giorno dopo mi ritrovo al telefono con Michele Crocetti, responsabile marketing di Gardensharing.it . Un progetto nato nel gennaio 2017, da un’idea del founder Mauro Moroni e che ha attirato subito la curiosità di molte persone. Un team di soci che vede anche la presenza di Andrea Evangelista, social media manager e customer care.

Una rete che pian piano si sta espandendo e l’entusiasmo di aver creato qualcosa di nuovo. E ora un nuovo obiettivo: “Cerchiamo finanziatori per espandere la rete anche nel resto dell’Europa. Non ci vogliamo fermare all’Italia”.

Le novità mi incuriosiscono sempre, ma se per caso si tratta di nuove e buone pratiche ancora di più. E decido di parlarne qui su chiedialei.it, di fare nel piccolo la mia parte per la diffusione.

Come funziona il gardensharing

E allora scendiamo nella pratica. Vi piace il campeggio o siete dei camperisti? Ora potrete usare questo nuovo strumento per organizzare le vostre vacanze. Il sito propone varie alternative: spazi per tende, camper o roulotte e sistemazioni già pronte. E soprattutto in zone dove non sono presenti strutture di questo tipo. Una vera novità!

I prezzi variano a seconda delle tipologie di sistemazione e dei servizi offerti. Dalle 11,50 euro a Vinci, nel cuore della campagna toscana. O in Liguria,ad esempio in un agricamping tra la costa e la campagna, a soli 27,60. E poi la possibilità di entrare in contatto con i proprietari degli spazi che in molti casi sono anche produttori locali. Natura, mare, montagna, buon cibo e vino. Cosa chiedere di più da una vacanza?

Altra opzione è quella di diventare un gardensharer. Entrare nella community di tutti coloro che mettono in condivisione il proprio spazio privato. Come farlo? Semplice, contattate il sito utilizzando i mezzi che più preferite. Si, perché nell’era dello sharing, i social sono indispensabili. E gardensharing vi sorprenderà con un’assistenza veloce, puntuale ed efficace. Anche su Facebook, Twitter, Whatsapp e Messenger.

In quanti avete piantato una tenda nel giardino di un amico, che con gentilezza, vi aveva invitato per qualche giorno di vacanza a casa sua? Potrete farlo di nuovo, ma questa volta scegliendo luogo, periodo e servizi. Mica male eh.

Io ho deciso di provarlo e magari proprio per una gita fuoriporta sul finire di questa estate.

Vi aggiornerò presto su come è andata 😉

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