Vikings: arrivo tardi ma non riesco a smettere

La serie che ti conquista e non sai perché

Vikings è alla quinta stagione. Io ho visto la prima solo in questa settimana. Arrivo tardi, lo so, ma è andata così. Mi cospargo il capo di cenere e di sicuro arrivo esima a parlarne su un blog qualsiasi.

Ma è singolare perché nella settimana in cui avrei avuto voglia di spaccare tutto, inciampo in Vikings. Dove gli episodi scorrono tra asce e colpi bassi, tra onore e tradimenti, tra morti e sacrifici. Non proprio una cosa in grado di alleggerirmi il cuore, ma qualcosa mi ha fatto.

Sarà che la storia mi ha sempre affascinato. Metti anche che, qualche anno fa, sono andata in Norvegia e ho visitato il museo vichingo, però c’è qualcosa di strano che mi affascina.

Vikings ha un’aurea strana. E’ mistico e profano al tempo stesso. Ti incanta ma (usando un francesismo) ti fa pure incazzare. Non spoilero proprio niente perché quello che ho visto io, fino ad ora, è del 2013. In termini di serie tv è un secolo fa.

Ci sono tutti gli Dei, Odino in testa. I funerali maestosi, l’aspirazione degli uomini a sedere al tavolo accanto a lui. In un fantomatico Valhalla, il paradiso degli omoni del nord.

E le donne? Sono schiave, madri,mogli e procreatrici. Alcune sono forti, così tanto da tenere testa agli uomini. Sono guerriere, in tutti i sensi. Ma alla fine non ne escono un granché bene. O almeno fino a qui.

Oddio, ad essere onesta, ho apprezzato molto la prima moglie del protagonista che umiliata e tradita, prende le sue carabattole e se ne va. Che in battaglia a fianco degli uomini si batte come una leonessa. Che è contro le ingiustizie e la violenza sulle altre donne, che rischia la propria vita per salvarne una dalla stupro.

Vikings: vediamo se convinco chi non l’ha visto

Per prima cosa una breve sinstesi della prima serie, senza tanti fronzoli e dettagli. Altrimenti che gusto c’è a guardarlo

Siamo in Scandinavia nel IX secolo d.c.

E Ragnar un giovane vichingo, fa quello che fanno quasi tutti, d’inverno in letargo e in estate a saccheggiare i paesi vicini. Ma ha un’aspirazione, quella di andare nelle terre ad est, fino ad allora non conosciute agli scandinavi.

Comincia così la sua ascesa al potere e al successo. Certo per strada ne perde un bel po’ di pezzi, ma alla fine la spunta sempre. Infatti arriva in Inghilterra, scopre il cristianesimo, torna pieno di soldi e con un monaco al seguito. Rimane sempre devoto agli dei.

Tra sotterfugi e prepotenze conquista il potere nel suo paesello. Non contento, si espande, stringe alleanze, viene tradito dal fratello Rollo. E dopo l’abbandono della moglie, non è che si disperi più di tanto, anzi è già pronto per salpare per una nuova estate.

Vikings

Non vi ho convinti? Due cose, una per genere. Per le donne: questi vichinghi qua sono dei gran pezzi di uomo. Tutti muscoli e tatuaggi. Per gli uomini: lotta, testosterone a pacchi, sangue e guerra.

Se non lo avete ancora visto Vikings vale davvero la pena.

4 Comments

  1. Jamaluca

    8 Dicembre 2017 at 11:27

    Grazie per la segnalazione sicuramente sarà molto apprezzato da mio marito

    1. admin

      8 Dicembre 2017 at 16:19

      Penso proprio di si!

    1. admin

      8 Dicembre 2017 at 16:20

      Come ti capisco 😉

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