Ragù di lampredotto: la svolta del Capodanno

Esperimento riuscito alla prima

Il ragù di lampredotto mi ronzava in testa da un bel po’. Primo perché se sei di Firenze non puoi che adorare il lampredotto, sempre che non si sia fatto una scelta alimentare diversa. Rispetto per tutti, figuriamoci, ma è troppo buono.

Secondo perché in casa piace senza tentennamenti. Terzo motivo, sarà stato che dopo averne parlato, visto che di mangiare si parla di continuo, torna a casa il fidanzato e ti dice che ha mangiato il ragù di lampredotto. E allora basta, via, bisogna provare.

E cosa c’è di meglio che farlo mettendo i commensali per il cenone di Capodanno alla prova?

Prima cosa da fare, la lista della spesa:

  • lampredotto per 6 persone 600gr circa
  • cipolla, carota e sedano in quantità
  • pomodoro
  • concentrato di pomodoro

Niente di più, con queste 4 cose si può realizzare un piatto favoloso!

Ma la consulenza del gruppo di amici di Cucinorum è fondamentale. Perché leggendo in rete si trovano varie versioni. Il dubbio amletico è: cuocere il lampredotto prima nel brodo e poi fare il ragù oppure usarlo a crudo?

La risposta avuta, senza nessun dubbio, è fare il brodo. Bene, siamo pronti per partire nelle operazioni.

Ragù di lampredotto: la mia ricetta

Prendere il lampredotto e pulirlo, operazione che ho delegato al fidanzato, in quanto conoscitore del mestiere per aver lavorato nel settore delle frattaglie.

ragù di lampredotto

Nel mentre, preparare il brodo con acqua, cipolla, sedano, carota, un pezzetto di dado e sale.

Mettere il lampredotto a cuocere nel brodo per almeno due ore. Dovrà essere morbidissimo per le fasi successive e a dir la verità anche per chi lo mangerà.

brodo per lampredotto

Una volta cotto, lasciarlo freddare nella pentola. Poi si passa al taglio del lampredotto al coltello, in pratica dovrà essere così morbido che mentre lo fate non durerete neanche fatica.

E poi passate a preparare il trito per il ragù, stesse operazioni del classico condimento. Soffritto, poi lampredotto, un pugnello di macinato, e una volta rosolato il tutto, sfumare con il vino.

Poi aggiungere il passato di pomodoro e il concentrato. Salate e aggiungete al posto dell’acqua il brodo dove avete cotto la carne. Fuoco lento e bollire per un paio di ore.

Ecco fatto il ragù di lampredotto!

Gli amici hanno gradito, anche se qualcuno suggeriva di aggiungere una salsiccia per spingere un po’ di più il sugo. Quello vedete voi, il ragù di lampredotto è delicato di natura, ma tutti i gusti sono gusti 😉

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