Chiedi a Lei

Piccole note per evitare gli errori del principiante

Fare la pasta fresca a mano è un must per le perfette donne in cucina. Ormai ha travalicato i confini anche dell’altra metà del cielo. Infatti sulla rete si trovano uomini imbracati in grembiule che si danno da fare con una spianatoia.

Ma per chi non ha mai provato? Solo leggere le varie ricette per fare la pasta fresca fa salire l’ansia. O almeno questa è la sensazione che ho provato.

La mia esperienza è arrivata dopo tappe intermedie di avvicinamento. Prima ho comprato una spianatoia, poi una rotella tagliapasta, ho recuperato la macchina “Nonna Papera”, poi ho deciso il fine settimana che mi sembrava il più giusto per provarci.

Un giro al supermercato per comprare le ultime cose che mi mancavano. Tutto pronto o quasi.

Ed eccoci lì: io, la farina e le uova. Di fronte il buio più assoluto. Eppure avevo letto e riletto una decina di ricette ma non ero decisa su quale seguire. Alla fine ne ho scelta una con le foto su tutti i passaggi. Perché troppo facile fare la pasta fresca semplice, no? Io avevo un obiettivo, fare i ravioli. Quindi c’era anche la fase del ripieno.

Non vi darò nessuna ricetta perché non sono assolutamente in grado di farlo, dopo solo la prima prova. Ma potrei sempre stupire chi è alle prime armi come me.

Curiosi del risultato? Eccolo qua

Da rivedere di sicuro forma e grandezza così variabile 😉

Pasta fresca: odi et amo

Allora parliamoci chiaro, le ricette che troverete sono tutte per 4 o 6 persone. Ma se è la prima volta che li fate, si pone subito il problema delle dosi. Mica vorrete avvelenare gli ospiti? Oppure se vengono uno schifo buttare via così tanta roba?

Per 2 persone ho usato la matematica, presa la ricetta per 4 e divisa. Anche un po’ a occhio eh. Di sicuro non si fa così, ma non sapevo come muovermi. Se avete suggerimenti fatevi avanti pure. Scrivete a Chiedialei!

Un altro enigma è decidere quando è il momento di smettere di impastare. Dicono che il tutto deve risultare liscio e omogeneo, un parametro che per la prima volta, si stima solo a occhio. Potrebbe essere di sicuro perfettibile.

Bene. Andiamo avanti e dopo aver fatto riposare la pasta per 30 minuti, avvolta con la pellicola, arriva il momento di tirarla. Macchina per la pasta fresca e via. No, attenzione, allarme rosso, non fatevi prendere dalla paura.

Io ho sbagliato, perché ho fatto un raviolo, l’ho cotto e assaggiato. Buono, ho sorriso felice. Ho guardato il fidanzato, che faceva da assistente, un applauso anche a lui che con i fornelli ha un rapporto un po’ distaccato mi ha dato il via libera.

Però l’errore era già in corso.

Insieme all’esemplare sotto esame ce ne erano anche altri, pronti ma messi da una parte. E mentre aspettavo tutto questo ambaradan, la pasta fresca ancora da finire di stendere si stava seccando. Non me ne sono accorta, ma poi l’ho capito tutto insieme.

La soluzione è semplice

Quindi il trucco è tirare tutta la pasta e tagliarla a seconda della forma che stiamo cercando e poi pensare al ripieno, se c’è, e alla chiusura se necessaria.

E chi me lo aveva detto? Nessuno tra le ricette che avevo letto. Ma è un male rimediabile, alla prossima non mi farò prendere dall’agitazione.

Poi ho preso il ragù della mia mamma, che oltre ad avere l’orto e fare la conserva, è così generosa da rifornirmi di barattoli preziosi. E ci siamo mangiati i nostri super ravioli!