Lissy: ho finito il mio primo libro del 2018

Il thriller di Luca D’Andrea

“Dolce Lissy, piccola Lissy”. Così comincia il nuovo thriller di Luca D’Andrea. Non so voi ma questo incipit mi fa venire in mente subito le due gemelle di Shining. Se poi penso che è ambientato in Alto Adige, tra montagne impetuose e metri di neve, non posso altro che sentire proprio l’influenza del capolavoro di Stanley Kubrick.

Lissy

Però è solo la sensazione iniziale, perché la storia è articolata. Si comincia subito con il dubbio, ma chi è questa Lissy? E perché invece di parlarmi di lei, mi racconta di Marlene, giovane donna da un passato pesante, del marito criminale spietato, e della sua scomparsa da un matrimonio che doveva riscattarla e invece l’ha oppressa sempre più.

E prima di capire chi è Lissy passerà del tempo, per essere più precisa delle pagine. Io di certo non ve lo svelerò, perché non sono qua per farvi da spoiler. Se riuscirò ad incuriosirvi averò contribuito a far aumentare la percentuale di libri letti in Italia.

Gli ingredienti principali di questo libro sono la montagna, l’oscurità , le vecchie tradizioni e la violenza. Questi elementi sono portati avanti dai personaggi e in particolare da Marlene, dal marito Robert Wegener, da Simon Keller, dall’Uomo di Fiducia e da Lissy.

Tutto condito con flashback che ci portano a conoscere il passato di ognuna di queste persone. Ci fa scendere nelle paure oscure di ognuno di loro e nella quotidianità del sopravvivere a queste.

Lissy: 3 buoni motivi per leggerlo

Se quello che ho scritto fino ad ora non vi ha suscitato nessun tipo di interesse, ci riprovo. Guardate non siamo di certo di fronte a un capolavoro, ma con tutti i brutti libri che ci sono in giro, questo di sicuro si fa leggere. E più che altro non lo lascerete a metà.

Quali sono i punti forti?

  1. il mistero che si svela pian piano
  2. La psicologia che sta dietro ad ogni azione
  3. un tuffo negli anni 70

E se Stube, Bau’r e Vulpendingen non vi dicono niente, significa che è il libro per voi. Un modo come un altro per conoscere una parte di montagna.

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