Foto ritoccate, in Francia c’è una legge. Siamo messi così?

Loi mannequin contro l’anoressia

Foto ritoccate e non hai dichiarato la manipolazione dell’immagine? Dall’inizio del mese, in Francia sei nei guai.

Si, perché dal primo ottobre è scattato l’obbligo di dichiarare se una foto è stata ritoccata. E se sgarri ricevi una bella ammenda.

Il messaggio è chiaro, basta con il proporre stereotipi di donne perfette e magrissime. Infatti nella legge, approvata a gennaio, ci sono tante altre misure di contrasto al fenomeno. Se siete curiosi e volete saperne di più, vi consiglio di approfondire il tema qui.

La domanda che mi faccio però è un’altra: ma come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto?

Io mi guardo intorno e non ne vedo poi così tante di donne stecchino. Ci sono le magre, le false magre, le formose, le cicciotte, le rotonde. E via a salire di stazza e peso. Però prendi una rivista qualsiasi e ci trovi: visino carino, magra da far paura, abbigliata come se il tempo, il lavoro e i luoghi non contassero.

Una roba che è lontana anni luce dalla realtà. Questa mania delle foto ritoccate proprio non la capisco.

foto ritoccate e donne manichino

Perché non ci svegliamo? Siamo sempre lì a sbavare dietro a chi vorremmo essere e mai concentrate su chi siamo. E ci cadiamo, perché altrimenti non ci sarebbe bisogno di fare una legge.  Una proposta simile a quella francese è stata depositata anche in Italia. Lo capisco che il fenomeno sia preoccupante, soprattutto per le adolescenti, ma per noi che abbiamo da i 30 anni in su??? Ci lasciamo abbindolare dalle foto ritoccate, ancora?

Non è arrivato il momento di accettarsi e rendersi carine solo per il gusto di esserlo?

Foto ritoccate e vita reale

Io combatto con il mio peso da sempre, sono stata una bambina bella abbondante. Tuttora quando vedo le mie foto, intorno ai 10 anni, ho la sensazione di essere stata la rappresentazione vivente di una luna piena. Un viso così pieno e tondo da strappare i classici buffetti.

Dimagrita in adolescenza, dovuto solo allo sport e al cambiamento naturale, e poi piano piano ritornare ad essere la 33enne di oggi. Formosa, con le mie rotondità, non certo una magra. Non lo sono mai stata. Ma non me ne frega neanche più di tanto. Sono così e mi accetto. Ormai ci rido sopra.

Quindi vi prego, se andate in palestra per sentirvi meglio, avete la mia stima, ma se state a fare i calcoli di cosa mangiate e in quanto lo bruciate, vi dico che siete malate. Senza mezze misure. Meglio godersela la vita che impazzire per un chilo in più.

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