August Blues: essere depressi in vacanza. Sicuri che sia proprio così?

La malinconia di agosto

August Blues: tipologia di depressione. O almeno è così che è stato classificato dal National Institute of Mental Health. Più precisamente si riferisce alla Sad (Seasonal affective disorder), cioè quel disordine affettivo stagionale, che non è altro che un disturbo dell’umore che colpisce alcune persone con il cambio di stagione.

E allora direi che tra estate ed inverno siamo messi male, se poi pensiamo che non esistono più le mezze stagioni, significa che siamo proprio finiti. Sembra quasi che non ci sia mai un mese in cui essere felici.

Ma a parte le battute, come è possibile essere sempre e comunque insoddisfatti? Esisterà almeno un mese, due settimane, un giorno, tre ore o 5 minuti in cui siamo felici?

Perché come spiega il dottor Stephen Ferrando, direttore di psichiatria al Westchester Medical Center, ovvero colui che ha coniato il termine August Blues, la malinconia deriverebbe dal doversi preparare a fare un bilancio del tempo passato e proiettasi nel futuro.

Quante volte lo abbiamo detto? Da settembre mi metto a dieta (e allora si che la tristezza ti invade), da settembre devo dare una svolta al lavoro (magari fosse solo questo il mese in cui mi viene questo pensiero), da settembre cambierò, realizzerò i miei progetti, svolterò.

Insomma ognuno di noi deve fare i conti con la realtà, ma insomma non è proprio così. C’è chi in questa estate ha lavorato sempre, ma i dati che Federalberghi ha presentato dicono altro.

A chi è concesso l’August Blues?

Pensate che secondo queste stime il 68,4% degli italiani ha scelto proprio agosto per le vacanze.

Anche se ancora il 43,1% della popolazione non si è concessa nemmeno un giorno di ferie da giugno ad agosto. Ora che siano tutti amanti delle vacanze invernali mi pare strano, ma di sicuro se non si concedono niente, il motivo è di sicuro da ricercarsi da un’altra parte.

Quindi il beneficio di essere afflitti dall’August Blues io lo concedo a questo 43,1%.  Non solo non hanno fatto le ferie, ma non ci andranno neanche presto. Questo perché avranno per la testa tanti altri problemi per cui è giusto avere, con moderazione, l’umore giù.

Per tutti gli altri, compresa me, il discorso non vale. Non abbiamo scuse per appellarci alla malinconia o alla depressione. Siate seri!

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